L’estrazione dei denti del giudizio è tra le pratiche di piccola chirurgia orale più diffuse e richieste.
Cosa sono i denti del giudizio?
I denti del giudizio sono chiamati anche terzi molari; vengono definiti “del giudizio” perché tendono a erompere nell’individuo adulto, dai 17 ai 30 anni circa, anche se la loro eruzione può avvenire prima, dopo, oppure non avvenire affatto.
Perché abbiamo i denti del giudizio?
I nostri denti del giudizio sono un retaggio ancestrale, un’”eredità” lasciataci dai nostri antenati; gli uomini primitivi, infatti, avevano una dieta molto diversa dalla nostra: mangiavano carne cruda, verdure crude e radici, alimenti duri che riuscivano a masticare grazie a 4 denti in più.
Con il passare dei millenni, grazie ai cambiamenti nella dieta, nelle abitudine e grazie all’evoluzione i terzi molari (quattro in tutto, due sopra e due sotto) sono diventati inutili: in alcune persone erompono senza dare problemi, in altre non erompono affatto e per altre persone ancora è necessario toglierli.
Qualsiasi sia la situazione, non averli non ha nessuna conseguenza negativa sulla masticazione o la fonazione.
L’evoluzione tra diversi secoli porterà gli umani a nascere direttamente sprovvisti di denti del giudizio: alcune persone già adesso nascono senza!
Perché i denti del giudizio possono dare problemi?
Con l’evoluzione la dimensione della nostra mandibola è diminuita: per questo spesso i denti del giudizio – essendo gli ultimi ad erompere – non hanno spazio per posizionarsi in modo corretto lungo l’arcata dentale e la loro eruzione può causare uno squilibrio che condiziona negativamente tutto l’assetto dentale.
Può succedere che il dente erompa solo parzialmente: in questa situazione è molto difficile riuscire a praticare una buona igiene orale e di frequente il tartaro si accumula con conseguente rischio di carie, che può passare ad intaccare anche il dente vicino.
Inoltre, questa situazione porta i batteri contenuti nella placca a entrare nella gengiva e a causare dolorose infezioni che provocano dolore intenso e/o febbre e che devono essere trattate con antinfiammatori e antibiotici.
Altre volte il dente del giudizio è del tutto collocato sotto la gengiva all’interno dell’osso in posizione orizzontale; in questo modo non c’è nessuna possibilità che erompa e se dovesse cominciare a dare fastidio poiché “preme” sui denti vicini l’unica soluzione è estrarlo.
Come sapere se ho i denti del giudizio e se devo toglierli?
Se i denti del giudizio non sono usciti l’unico modo per “vederli” è attraverso una radiografia panoramica che ci mostra la loro presenza e la loro posizione all’interno della bocca.
Di solito se un dente del giudizio non erotto non provoca fastidio non c’è bisogno di toglierlo; una eventuale estrazione si valuta quando il dente provoca fastidio o dolore.
Togliere i denti del giudizio fa male?
Estrarre i denti del giudizio è un intervento di routine piuttosto veloce che si esegue in anestesia locale; la durata dell’intervento dipende dalla complessità del caso specifico: un dente del giudizio già erotto è più facile da estrarre rispetto a un dente del giudizio incluso collocato in posizione orizzontale.
Dopo l’intervento è normale manifestare i seguenti sintomi:
- sanguinamento (primo giorno)
- gonfiore ed ematoma
- dolore
Per tenere a bada questi sintomi fastidiosi il dentista prescrive una terapia farmacologica di supporto.
Nei giorni successivi all’operazione è importante:
- dormire con la testa sollevata da più cuscini per diminuire il sanguinamento
- mangiare alimenti freddi, morbidi o liquidi
- non spazzolare la parte interessata
- non aspirare o sputare
- non fumare
- non bere alcolici
- non fare attività fisica intensa
Se il dolore dovesse diventare troppo intenso, il sanguinamento troppo abbondante o ci dovessero essere altri sintomi preoccupanti è necessario tornare dal dentista per una revisione di controllo.