Per realizzare un intervento di implantologia è necessario che il paziente abbia un osso mascellare che, per quantità e qualità, permetta il caricamento di un impianto dentale.
Non sempre questo è possibile: alcune persone soffrono di gravi deficit ossei che non è possibile risolvere nemmeno utilizzando le più moderne tecniche di rigenerazione ossea.
In questi casi di solito si ricorre quindi all’utilizzo di impianti zigomatici.
Cos’è un impianto zigomatico?
È un impianto dentale che viene caricato (fissato) all’osso dello zigomo; proprio perché è necessario fissarlo su un osso posto più in alto rispetto a quello mascellare, questo tipo di impianti può arrivare a essere fino a 3 volte più lungo rispetto a un impianto dentale tradizionale!
L’osso dello zigomo è un osso che ha caratteristiche ottimali per il caricamento degli impianti che si possono osteointegrare in modo eccellente: questo perché l’osso dello zigomo non subisce le ripercussioni negative legate a tutti quei fattori che, invece, peggiorano la qualità delle ossa mascellari (età, mancanza di denti, malattie del cavo orale, etc.).
Inoltre, gli interventi per caricare questo tipo di impianti hanno altissime probabilità di successo sebbene richiedano un intervento più invasivo poiché bisogna raggiungere l’osso dello zigomo per caricare l’impianto.
Ciò nonostante, di solito questo tipo di implantologia è a carico immediato, quindi subito dopo l’operazione verrà caricata una protesi fissa (ma comunque provvisoria) che permette al paziente di recuperare subito estetica e funzionalità della bocca.
La protesi definitiva verrà caricata una volta passato il tempo necessario per la corretta osteointegrazione dell’impianto zigomatico.
[Direttore Sanitario: Dott. Mauro Savio, Tessera Albo Odontoiatri Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano n. 4168]